Torneo dominato dai giovanissimi il “Memorial Fausto Carnio” limitato alla terza categoria con in programma il singolare maschile e femminile organizzato dall’ASD L’Oasi di Fuori Milano di Ferrera Erbognone dall’8 al 22 giugno.
Nel torneo femminile a vincere l’under 18 Silvia Davico, 3.5 tesserata per il Dema Sport 2001 mentre nella gara maschile a guadagnarsi il titolo è stato il 19enne casalese Leonardo Cambieri (3.1 Sport Club Nuova Casale).
Davico si è imposta grazie a due ottime prestazioni, in semifinale 6/2 6/2 a Costanza Magni e in finale 6/0 6/1 alla giocatrice di casa Simona Gualdani.
Il tennis alessandrino si è preso la scena nel programma di singolare maschile. Ben tre semifinalisti su quattro erano della provincia limitrofa (due salesi e un casalese) dando lustro ad un torneo che, sotto l’attenta direzione di Eugenio Ventura (Giudice Arbitro), è diventato un appuntamento ormai tradizionale di inizio estate.
A trionfare è stata la terza testa di serie, Leonardo Cambieri (3.1 Nuova Casale), che ha sconfitto turno dopo turno diversi avversari degni di nota, dimostrando delle ottime qualità tecniche ed una maturazione mentale che fanno sperare per un futuro roseo, con l’obiettivo di entrare nella seconda categoria. Il tennis di Cambieri si basa su una grande potenza e velocità di palla, soprattutto con la prima di servizio, e un “drittone” che ha fatto tanto male in ogni turno, oltre ad una solidità di rovescio grazie ad un chirurgico passante lungolinea che non l’ha mai tradito nei momenti decisivi.
Il giovane casalese è stato soprannominato “l’ammazza salesi” in quanto, nei tre turni che ha disputato, ha estromesso, sempre in due set, solo dei portacolori del circolo di Sale. Infatti, nel suo match d’esordio ai quarti di finale, non ha avuto grossi problemi a battere la resistenza del promettente classe 2010, Manuel Mazzoli (3.2 TC Sale), per 6/2 6/0. Quindi, in semifinale, ha prevalso sul mancino 30enne Andrea Quaglini (3.1 TC Sale) per 7/5 6/4. Una partita probabilmente non bellissima, ma in cui Cambieri ha sfruttato ogni occasione che gli concedeva un Quaglini apparso in giornata no, mettendo in atto un tennis cinico e attento da fondocampo, cercando di limitare il numero di gratuiti.
In contemporanea si è svolta l’altra semifinale in cui l’italo-argentino Francisco Pacheco (3.1 TC Sale), vivaio della Serie B2, ha estromesso in un match rocambolesco il milanese Paolo Testino (3.1 All For Tennis & Padel) per 4/6 6/4 11/9. Una partita in cui Pacheco, grazie alla “garra” che lo ha sempre contraddistinto, è riuscito a rimontare da una situazione decisamente complicata in cui il milanese comandava per 6/4 4/2 40/15. Il supertiebreak è stato thrilling, con un Pacheco che ha chiuso al terzo match point a disposizione, facendo la differenza con un dritto in spinta e carico.
Le condizioni di gioco in cui si sono svolte le semifinali erano estreme, in quanto in pochi minuti si è alzata una bufera di vento e pioggia che ha costretto ad interrompere per una decina di minuti gli incontri, mentre volavano ovunque ombrelloni, sedie ed addirittura un albero è stato sradicato.
In un caldo e ventilato sabato pomeriggio si è svolta una vibrante finale in cui, ancora una volta, Cambieri ha messo in mostra un tennis efficace da fondocampo con un dritto in spinta che costringeva Pacheco a colpire sempre in movimento. Dal canto suo, il nativo di Buenos Aires ci ha provato fino all’ultimo a sovvertire l’andamento del match, ma alcune scelte nei punti importanti si sono rivelate sbagliate, dando modo al casalese di chiudere la pratica giocando sempre in maniera aggressiva, senza farsi distrarre dalla posta in palio. Il punteggio finale è stato di 6/3 6/4 e denota una partita equilibrata e spesso decisa dal “punto secco”, durata quasi due ore, proprio in virtù del fatto che c’è stata battaglia in ogni quindici e tutti i tentativi di “fuga” sono stati prontamente respinti.












