Addio a Marco Biglieri: il mancino dal braccio magico

La comunità tennistica e non solo è profondamente scossa dalla tragica scomparsa di Marco Biglieri, avvenuta domenica pomeriggio in Val d’Ayas. Marco, 53 anni, imprenditore di Voghera, ci lascia inaspettatamente, portando con sé un pezzo di storia del tennis pavese e una passione senza pari per questo sport.

Fin dai suoi primi passi nel mondo del tennis, Marco Biglieri aveva dimostrato di essere un talento naturale. Mancino, dotato di un braccio potente e capace di tutte le rotazioni, Marco era un agonista nato, capace di mettere in difficoltà molti giocatori. I suoi inizi nel circuito giovanile under avevano già fatto intravedere le sue doti, tanto che si allenava al fianco di grandi promesse italiane, tra cui Diego Nargiso, presso il prestigioso Park Tennis Club di Genova. Un momento particolarmente memorabile è stata l’annata in cui, imbattuto, ha conquistato il titolo provinciale, un risultato di cui Marco andava giustamente fiero.

Tra le ultime apparizioni tennistiche, nel 2013, Marco si era aggiudicato un torneo del Master Crevani, un Quarta Categoria che aveva visto la partecipazione di 119 giocatori e in finale, aveva sconfitto un compagno di tantissime sfide come Stefano Cermelli, dimostrando ancora una volta la sua classe e il suo spirito competitivo. Questo risultato, riportato su Tennis Pavese, rimane l’ultima testimonianza ufficiale delle sue tante vittorie e del suo talento su un campo da tennis.

Una perdita improvvisa

La tragica fine di Marco è avvenuta in circostanze drammatiche. Domenica pomeriggio, mentre si trovava in auto con la moglie alle porte di Arnaud in Valle d’Aosta. Marco ha era alla guida della sua auto che procedeva a velocità moderata quando, improvvisamente, ha perso i sensi e si è accasciato. L’auto è andata a sbattere contro tre auto che lo precedevano. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare. La moglie, che era al suo fianco, ha riportato solo lievi ferite.

Marco lascia la moglie e due figlie, oltre a un vuoto incolmabile nella vita di chi lo conosceva e lo stimava. Alla famiglia di Marco vanno le più sentite condoglianze da parte della comunità tennistica pavese.