BRINDISI, DA QUEST’ANNO I PRIMI TORNEI INTERNAZIONALI

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Brindisi-Sabolek

Davide Brindisi in compagnia dell’ istruttore Nikola Sabolek durante gli allenamenti al Centro Saini di Milano.

 

Al Centro Saini di Milano abbiamo assistito dal vivo ad una delle cinque sessioni di allenamento settimanali del giovane talento pavese Davide Brindisi, seguito individualmente dall’istruttore Nikola Sabolek che ci parla del suo allievo e degli obiettivi della stagione 2014.

 

<Davide fa parte già da qualche anno dell’agonistica dell’Accademia Vavassori, ma da quest’anno Luca Ronzoni ed io abbiamo disegnato un progetto più mirato che prevede allenamenti specifici e la mia presenza sul campo. A livello tecnico la priorità assoluta è quella di trovare l’identità del suo tennis. Stiamo cercando un tennis più aggressivo e completo, cercando di più la rete, concentrandoci sulla verticalizzazione, sull’aumento di velocità e le variazioni di gioco>.

 

Oltre agli allenamenti individuali Davide farà parte del Progetto CPA. Come si articolerà il suo lavoro ?


 

<Luca Ronzoni, responsabile tecnico e organizzativo della sede milanese della Vavassori Tennis Team, da quest’anno è il rappresentante della lombardia per il progetto CPA (Centri periferici di allenamento) della FIT. Tra i ragazzi più meritevoli ci sarà anche Davide che il 28 e 29 gennaio è convocato a Tirrenia assieme a Ronzoni per l’incontro tra i vari tecnici regionali ed i loro migliori giocatori>.

 

 Visti i notevoli miglioramenti e risultati ottenuti da Davide nel 2013, come sarà impostata quest’anno la stagione agonistica?

 

<Il risultato in questa fascia d’età non è una cosa prioritaria. Non nascondo comunque che Davide stà ottenendo tanti risultati sia a livello regionale che nazionale e quindi da quest’anno abbiamo deciso di voler vedere come si confronta a livello internazionale programmando la sua partecipazione dai 5 ai 10 tornei. Giocherà i primi tornei ETA, qualche tappa della Nike Junior Tour e del circuito Kinder. Altra priorità sono i campionati italiani. La differenza con l’anno appena finito sarà quindi che mentre l’anno scorso la sua attività era più concentrata sui tornei pavesi, lombardi, da quest’anno varcheremo anche i confini nazionali>.

 

Sotto il punto di vista psicologico quali sono i pregi e difetti di Davide?

 

<Un punto forte del profilo mentale di Davide in partita è sicuramente la grande voglia di vincere. Sicuramente Davide è un ragazzo molto umile e serio rispetto ai suoi coetanei e con in più una grande determinazione. D’altro canto il suo carattere lo porta a scaldarsi troppo e bisogna raffedralo in fretta…..>

 

Nel ringraziare Sabolek per l’intervista al Tennis pavese non ci resta che incoraggiare Davide con un “in bocca al lupo” per la nuova stagione agonistica 2014.

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3 risposte

  1. Interessante commento tecnico.
    gentile utente Seg. Matto mi pare di capire che Lei sia un fan della cara vecchia impugnatura Continental. Peccato non la usi più nessuno. Cercare di più la rete presumo significhi ‘approfittare di situazioni favorevoli’ vuoi di gioco vuoi di punteggio. Non penso certo ad un serve and volley.
    Per quanto riguarda la ‘velocità’ presumo Lei conosca gli effetti positivi di un colpo carico di ‘spin’.
    Per referenze in materia può chiedere ad un certo Federer cosa pensa dello ‘spin’ di Nadal.
    In Italia c’è una certa Errani che eccelle anche in doppio dove la ricerca della rete è cosa ordinaria. Potrebbe indicarmi quale tipo di impugnatura usa ?

    1. Ha capito male caro il mio signor Ramirez. Cosa c’entri tirare in ballo la presa Continental non lo so. E’ un fatto che un giocatore che cerca velocità, che “cerca di più la rete” e verticalizzazione del gioco arriva al massimo ad una semi-western, essendo invece la full-western una impugnatura dedicata a chi gioca facendo pressione da fondo campo, a chi non si schioda mai da fondo campo e non cerca necessariamente la chiusura del punto con il colpo vincente. Tra l’altro anche fra i professionisti e fra gli juniores più promettenti questa presa così estrema è praticamente scomparsa (la Continental da Lei tanto dileggiata invece si usa ancora e si userà sempre per il servizio, le volèe, lo smash e tutti i colpi di tocco, come Lei sicuramente ben sa).

      Detto questo io Davidino lo conosco e gli auguro ogni bene.
      Tralascio invece ogni commento sul Suo tono pseudo-ironico, certamente italiota.

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